Abbazia

Abbazia | Abbazia di San ClementeL’Imperatore Ludovico II fa sorgere l’Abbazia nell’insula casauriense, vicino una chiesa dedicata a S. Quirico e lungo le sponde del fiume Pescara che sin dall’801 aveva diviso naturalmente i confini dei ducati longobardi di Spoleto e Benevento.

L’Abbazia, situata nei pressi della via Claudio – Valeria lungo uno dei percorsi dei tratturi che da l’Aquila portavano a Foggia (ed è conosciuta l’importanza avuta dalla pastorizia nell’economia abruzzese), costituiva un passaggio obbligato per quanti, diretti nelle zone costiere dell’Adriatico, avevano rapporti di commercio con l’Oriente e per i viandanti diretti al Santo Sepolcro di Gerusalemme o alla spelonca dell’arcangelo Michele sul Gargano: il culto delle reliquie, ragione e meta dei pellegrinaggi, rappresentava infatti una delle caratteristiche della religione cattolica del medioevo.

Strategicamente importante, come l’Abbazia di S. Vincenzo al Volturno o quella di Montecassino a cui l’imperatore offre la sua alta protezione considerandoli i posti più avanzati del dominio franco nell’Italia meridionale, rappresenta un caposaldo per azioni di offesa e difesa: l’aspetto religioso nella fondazione non appare quindi disgiunto da quello politico – economico.

L’abbazia, dotata inizialmente di dodici moggi di terreno appartenenti alla chiesa di Penne, l’anno successivo arriva a millenovecento fino a comprendere con Lupo, abate fino al 911, quasi tutta la regione estendendo le sue proprietà al mare Adriatico, al massiccio della Maiella e ai fiumi Pescara e Trigno.